martedì 16 settembre 2008

Vogliamo aprirli bene questi uffici giudiziari o no?

L'orario di apertura al pubblico degli uffici giudiziari è semplicemente scandaloso! Prendiamo il Tribunale Civile di Roma. Gli orari sono questi: per le cancellerie (luogo preposto alle costituzioni, al deposito degli atti, alla richiesta delle copie, all'esame dei fascicoli di causa) ore 9 - 13; per l'ufficio richieste copie sentenze ore 9 - 12; per gli ufficiali giudiziari (presso cui si notificano e si ritirano gli atti notificati, si chiedono i pignoramenti e via dicendo) ore 8.30 - 12.
Il sabato le cancellerie e l'ufficio copie sono chiusi !!!
Ma vogliamo scherzare, anzi seguitare a scherzare !!!
Questi servizi devono funzionare quanto meno otto ore al giorno e tutti i giorni della settimana (festivi esclusi, ovviamente) senza tregue, pause, sospensioni, merende e merendine.
Così si viene incontro alle esigenze degli utenti, attualmente del tutto disattese.
Ne sanno qualcosa le segretarie degli avvocati, che, poverette, sono costrette a sforzi immani, a file estenuanti, senza riuscire, talvolta, a fare tutto.
E questo tutto è spesso condito dal comportamento di un personale infastidito, insufficiente, maleducato.
Allora, le vogliamo lavorare queste benedette otto ore il giorno?
Vogliamo fare in modo che un avvocato possa consultare il suo fascicolo depositato in Tribunale anche alle 3 o alle 6 del pomeriggio?
Vogliamo fare in modo che una segretaria sia messa in grado di richiedere una copia di sentenza o di notificare un atto anche alle 2 o alle 5 del pomeriggio?
Queste sono le riforme da fare.
Ma ci vuole proprio tanto Ministro Alfano?

martedì 9 settembre 2008

Cancelliamo il ... rito pagano delle udienze (quanto meno in appello)!

In un giorno dello scorso luglio ero in udienza in Corte d'Appello. Circa 50 cause, compresa la mia, sul ruolo dei giudici. Aula stracolma di avvocati. Caldo. Senza aria condizionata. Attendo la chiamata per circa un'ora e mezza. Finalmente ci siamo. Compaio con il collega avversario, toga indossata, davanti ai giudici, i quali ci comunicano il rinvio della causa per la precisazione delle conclusioni, già ben presenti nei rispettivi scritti difensivi, ad un'udienza di fine 2012 !!!!!

Ecco, questo è un esempio vissuto di quel che sono le udienze del giudizio civile di appello e della loro assolutà inutilità.

Se l'appello, che è scritto, è la rivisitazione del giudizio di 1° grado, a che serve l'udienza? Il giudice può decidere solo in base agli scritti delle parti (appellante: atto di appello; appellato: comparsa di risposta o al più appello incidentale), nonchè in base agli atti del 1° grado (verbali, perizie, documenti o altro) che gli vengono dati dalle cancellerie.

Allora, a che servono le udienze?

A nulla, se non a creare confusione, gente che si muove, si sposta con macchine o altri mezzi, intasa le aule di giustizia, personale di cancelleria che lavora a vuoto e che viene impiegato nello scarico dei ruoli, annotando i rinvii delle udienze.

Insomma, una pazzia, una follia!

Se poi il giudice, nel leggere le carte, avesse bisogno di chiarimenti, ben potrebbe convocare gli avvocati difensori in un'ora del giorno da concordare, facendo uso di email, fax, telefono e via dicendo. Sarebbe poi tanto difficile ?

Io credo proprio di noi; ed è per questo che dico: ma per favore, abroghiamo le udienze quanto meno in appello, cestiniamo una volta per tutte questo rito pagano! Convinciamoci: serve un sistema processuale nuovo, non serve rimasticare l'attuale, che è morto, finito, distrutto dai tempi.

Ed allora un pò di coraggio Ministro Alfano, in fondo non sarebbe la fine del mondo!!!

martedì 19 agosto 2008

I Tribunali sono chiusi dal 1° agosto al 15 settembre. Motivo: la sospensione dei termini processuali. Vi pare serio? Per me, assolutamente no ! Occorre abrogare la legge sulla sospensione dei termini. I Tribunali devono funzionare 365 giorni l'anno, devono essere il pronto soccorso della giustizia. Se così sarà, lo studio legale si adeguerà necessariamente al nuovo, con l'apertura ininterrotta tutto l'anno. Come fare? Deve finire la figura dell'avvocato solitario e la porta degli studi deve aprirsi all'associazionismo. Così si favorisce l'inserimento dei giovani, che avrebbero la concreta possibilità di entrare nel mondo della libera professione. Coraggio Ministro Alfano ! In fondo non ci vuole tanto.